I NOMADI
Quando: 29-06-2024 ore 21:30
Ingresso dalle: 19:00
Dove: Localita La
Spessa
Capienza: 4990
Vendita web: YES
Vendita cassa: YES
https://www.mailticket.it/manifestazione/UG38
Organizzatore Lo
spirito del pianeta festival
I NOMADI
Quando: 29-06-2024 ore 21:30
Ingresso dalle: 19:00
Dove: Localita La
Spessa
Capienza: 4990
Vendita web: YES
Vendita cassa: YES
https://www.mailticket.it/manifestazione/UG38
Organizzatore Lo
spirito del pianeta festival
RUSTY BRASS – INCISIONI BARBARICHE (autoproduzione)
https://open.spotify.com/intl-it/album/43AWAyJfoQGbokM3TnbZxL?si=PL7s-zeaQDy-XUsRL78JTA
Incisioni barbariche è l'esordio discografico dei Rusty
Brass, formazione pan-bresciana forte di 3 trombe, 2 tromboni, bassotuba
e basso elettrico, batteria e percussioni.
L'inizio è travolgente, fedele al titolo: una primitiva
nebbia sonora da cui si dipana, misterioso e carico di tensione, il canto di
una tromba, che scatena l'orda barbarica; ma non è il momento del saccheggio o
della battaglia, è la festa, è la danza, è la disco, è Longoparty.
La seconda traccia, Sagai, innesta su un inesorabile funk il
testo programmatico - e labirintico: "È arrivato il momento in cui si
canta/solo che non so di che parlare/ti dirò, la strumentale non mi stanca/e
non ho voglia di cantare". Alla formazione di ottoni si affianca, in
Marcia dei vinti, il suono del vibrafono di Olmo Chittò, che allaccia
elegantemente le due parti del brano: una marcia dal carattere dimesso ed un
reggae orientaleggiante che suona come una redenzione. È poi il turno di
Andrew, rielaborazione in chiave New Orleans (con derive balcaniche) della
celebre 'Andrea', fedele resa della parata di strada arricchita dal sax di
Luca Ceribelli e dalla batteria di Nanni Gaias.
Pezzo X è l'introduzione cupa, monologante e teatrale della
traccia seguente: Iron Rage, ruggito arrugginito che aggredisce l'ascoltatore e
sgomenta tra rap, trombe mariachi, dialetto bresciano e strepiti barbarici.
Subito dopo O.O, poesia luminosa che da un tema sereno e semplice culmina nel
canto dell'intera band e torna dolcemente alla calma, dimostrando tutta la
duttilità degli ottoni.
La traccia seguente si apre con una descrizione d'altri
tempi dei Rusty Brass, un manifesto a dire il vero un po' ingiallito del
concerto che inizia subito dopo: Scherzo finito male. Ma la musica incalzante
ed il ritmo sono interrotti da chi in strada pretende la quiete: 'Ma la volete
finire? La piantate con quel megafono? Ma state ancora suonando?'. Chi avrà
l'ultima parola?
Il disco si era aperto con la disco longobarda, e si chiude
col funk bresciano (anche detto fànc, cioè fango) di Chei de là del fos (Quelli
di là dal fosso: i rivali). Una sassaiola di note, nessun ferito, tutti ballano
e rotolano nel funk, dimenticando i confini spazio-mentali che ci separano.
Da mercoledì 5
giugno al 23 giugno
A Clusone (BG)
VIA SAN LUCIO
LOCALITA’ LA SPESSA
Lo spirito del
pianeta
A seguire 28-29-30
giugno “il dopo festival”
400 eventi nei
giorni del festival (spettacoli, cerimonie, laboratori, conferenze)
Special guest
ENZO AVITABILE
& TONI ESPOSITO
SAOR PATROL
MOSQUERA dalla
Galizia
I NOMADI al dopo
festival il 29 giugno
Decine di gruppi
indigeni da tutto il mondo
e altri da
confermare per “il dopo festival”
Email :info@lospiritodelpianeta.it
Sito : www.lospiritodelpianeta.it
cell : 347 5763417
ingresso libero a tutti gli eventi (tranne I
Nomadi – 10 euro)
tutti gli eventi si svolgeranno anche in caso
di maltempo
Dopo il successo dello scorso anno nella nuova bellissima
location di Clusone, ai piedi della Presolana e a mezz’ora da Bergamo,
apriranno la manifestazione Enzo Avitabile con Tony Esposito.
Da segnalare chiaramente anche la partecipazione degli
storici Nomadi che suoneranno il 29 giugno all’interno del dopo festival.
A seguire come da tradizione dell’unico festival indigeno in
Italia, gruppi indigeni da tutto il mondo.
I Famosi Cree (Indiani d’America) delle pianure del Canada,
i Pigmei delle foreste del Camerun (secondo polmone del pianeta), gli indios
del Brasile, i Famosi indigeni della Scozia (i Saor Patrol), il famoso gruppo
Galiziano “i Mosquera”, autori della colonna sonora di Visit Scotland.
E ancora, gruppi dalla Mongolia, Guinea Bissau, Aztechi e
Maya dal Messico, dall’Afganistan, gruppi italiani e molti altri.
Ma come sempre Lo spirito del pianeta non è solo musica,
danze e spettacoli.
Saranno infatti circa 400 gli eventi che si terranno nei
giorni del festival (spettacoli, cerimonie, laboratori, conferenze).
Ci sarà un villaggio di capanne che quest’anno sarà numeroso
e coinvolgente, attorno al fuoco sacro dove saranno testimoni uomini medicina
con le loro cerimonie. E ancora, un villaggio di tende tradizionali del nostro
passato, con la presenza di numerosi artigiani di antichi mestieri, arti
olistiche, 110 espositori di artigianato da tutto il pianeta, 12 ristoranti da
tutto il mondo, 5.500 Metri coperti e 450 metri quadri di pedane in legno
ricoperto da erba sintetica per garantire ogni serata ed il passaggio in
sicurezza tra una parte e l’altra della manifestazione anche in caso di
maltempo.
Altre band ancora da confermare permetteranno di iniziare
anche una programmazione di concerti con il dopo il festival (con biglietteria
che permetterà alla manifestazione di raccogliere fondi per la sopravvivenza
del festival).
Lo spirito del pianeta ci tiene a sottolineare che “noi
abbiamo scommesso su un paradiso poco conosciuto dal punto di vista turistico.
Qui c’è gente meravigliosa, radicata con la propria cultura
in uno spazio a lato della foresta di San Lucio, e alla base della bellissima
Presolana. A 30 minuti dalla città di Bergamo, Clusone e il festival sono il
luogo perfetto per assaporare la conoscenza di popoli ancora vivi in relazione
con la natura con la N maiuscola.
Un luogo da visitare in bici, a piedi, a cavallo, nei borghi
bellissimi o sui sentieri meravigliosi che ci circondano durante il giorno, e
vivere la sera o tutto il giorno nei sabati e domeniche presso i 50.000
metri quadri della manifestazione.
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PROGRAMMA TIME ZONES 2023
XXXVIII EDIZIONE
A BARI
DAL 15 SETTEMBRE AL 14 OTTOBRE
TRA
I PROTAGONISTI DELL’EDIZIONE 2023 BLAINE REININGER
CO-FONDATORE
DEI TUXEDOMOON, FAUST, UN OMAGGIO A ITALO CALVINO
E
“LITERATURE” CON LA COMPAGNIA DIAGHILEV
www.timezones.it
I temi che caratterizzano sin dalla sua prima edizione il Festival
Time Zones, risalente ormai a 38 anni fa, sono sempre stati legati al
cangiante linguaggio della musica. In questi decenni si sono avvicendati sul
palco della rassegna percorsi di ricerca, pietre miliari della storia della
musica, proposte provenienti dal futuro, stili e generi differenti, il tutto
con una costante attenzione al dialogo con le altre arti. È il caso
dell’edizione 2023 che, dal 15 settembre al 14 ottobre tra Auditorium
Vallisa, Officina degli Esordi e Teatro Kismet Opera, presenta nei 23
spettacoli che compongono il calendario una molteplicità di generi nonché una
lunga serie di paesi di provenienza conservando, come è consuetudine di Time
Zones, una significativa presenza di “nostri” talenti.
L’edizione 2023 Time Zones,
inizia con un’anteprima e un omaggio al grande Italo Calvino: “Onda
pazza. Calvino immortale”. Il tributo al grande scrittore e intellettuale
italiano, nel centenario della sua nascita, è articolato in due giorni all’Auditorium Vallisa (venerdì
15 e sabato 16) e vede come protagonisti il trio UBQ, con Nicoletta
d’Auria (violoncello), Giuliano Di Cesare (fiati) e Domenico
Monaco (elettronica), il talentuoso pianista barese Mattia Vlad Morleo
e il poliedrico attore Giuliano Giuliani. Nei due spettacoli, gli
artisti coinvolti incroceranno le straordinarie pagine di Calvino “Palomar”
(venerdì 15) e le “Città invisibili” (sabato 16). La prima serata sarà
aperta dalla performance del pianista, compositore e produttore di formazione
classica tedesco Carlos Cipa. L’omaggio a Calvino della seconda serata
sarà aperto dalla violoncellista polacca Dobrawa Czocher.
Dopo l’anteprima all’Auditorium Vallisa, Time Zones entra nel vivo con tre serate
che si terranno all’Officina degli Esordi a Bari. Ad aprire questo
trittico, sabato 23, alle ore 21.30, sarà “Nordra”, progetto
solista dell'artista londinese Monika Khot. Il suo personale
disegno del futuro del pop, lo realizza utilizzando un mix incredibilmente
intenso di noise, beat elettronici e una voce eterea combinata dal vivo con la
chitarra e una tromba tascabile. A seguire Ginevra Nervi, compositrice e producer di musica
elettronica. La sua ricerca musicale si basa sull'esplorazione timbrica
vocale distorta e alterata grazie a svariate tecniche di manipolazione sonora,
qualità molte apprezzate in ambito cinematografico.
Si prosegue, venerdì 29,
dalle ore 21, con la chitarrista e cantante messicana J. Zunz, alias
Lorena Quintanilla, in passato componente della nota formazione messicana Lorelle
Meets The Obsolete. A TZ presenta il suo ultimo disco, un lavoro a tratti
ipnotico e dotato di un preciso nucleo concettuale, che agisce come un’intima
camera d’eco che cura in modo vicario le ferite dell'ascoltatore oltre quelle
di sé stessa. A seguire la
cantautrice e polistrumentista portoghese Rita Braga, considerata la
migliore torch singer oggi in circolazione. Infine, il tedesco Fejkà, alias
Brian Zajak. Con l'uscita del suo Ep “Wilight”, ha fatto un debutto
impressionante nel mondo della musica elettronica e le sue partecipazioni ai
grandi festival hanno contribuito ormai a celebrarlo come un insider top della
consolle.
L’ultimo appuntamento
all’Officina degli Esordi, domenica 1 ottobre, si chiude con due concerti. Il primo a
salire sul palco è il cantante, percussionista e rumorista Lepre, al secolo Lorenzo Lemme.
Da tempo attivo nella scena musicale romana, il progetto Lepre è pronto per il
suo disco d’esordio, “Malato”. Un lavoro in cui l’artista raccoglie tutte le
sue influenze dando vita a un racconto musicale in cui la voglia di
sperimentare nei suoni e negli arrangiamenti si sposa a un linguaggio attuale,
sincero, che narra le molteplici esperienze dell’autore. In chiusura il cantautore Eric
Chenaux, che proviene dalla scena underground canadese e la sua
musica è un diamante grezzo difficile da classificare. Le sue canzoni sono
tanti piccoli cammei preziosi che si cibano di sogni, silenzi, mancanze.
Gli ultimi tre
appuntamenti di TZ 2023, invece,
si terranno al Teatro Kismet di Bari, a iniziare dal gradito ritorno, sabato
7, dell’americano Blaine Reininger, più volte ospite del
festival barese con i mitici e amatissimi Tuxedomoon. Inutile dire che
per il concerto barese, oltre ai brani del suo repertorio da solista, non
mancheranno alcune composizioni dei Tuxedo.
In apertura di serata l’americana Helen Money, alias Alison
Chesley, una violoncellista di formazione classica che trae ispirazione non
solo da Pablo Casals e Shostakovich, ma anche da Jimi Hendrix e dai Minutemen.
Sempre al Kismet, venerdì
13, sarà di scena il canadese Ben Shemie, frontman dei Suuns, band che
negli anni ha fatto palpitare i cuori di quanti volevano ballare potendo
vantare la conoscenza del rock tedesco degli anni Settanta. Lo seguirà l’altro
canadese Tim Hecker, singolare compositore capace di innalzare con i
suoi suoni imponenti cattedrali sonore, musica elettronica tra ambient e noise.
Infine, sabato 14,
unica data italiana dei mitici Faust, formazione che riesce ad
amalgamare rock, progressive, jazz, folk, minimalismo, noise, elettronica,
proto-industrial, pop e classica moderna, con una disinvoltura pari solo alla
loro irriverenza. Forse, insieme ai Velvet Underground, i Faust è stata la band
più influente e creativa di tutti i tempi. Tra new wave, industrial e
post-rock, non si contano le band che hanno raccolto la lezione di questi
sabotatori anarchici e dissacranti. Oggi, ancora capitanati da Werner “Zappi”
Diermaier, i Faust con l’esecuzione integrale di “IV” sono capaci di evocare il
potere ancora devastante di quelle straordinarie invenzioni che in quegli anni
cambiarono per sempre la musica. In apertura di serata Teatro Satanico,
duo di laptop-punk composto da Devis Granziera e Roberto “Kalamun”
Pasini.
VENERDÌ 15 SETTEMBRE
VALLISA
Calvino Immortale - Onda Pazza
h. 21 CARLOS CIPA (Ger)
h. 22 Progetto PALOMAR: Giuliano GIULIANI,
voce
UBQ in trio
(Nicoletta d’Auria violoncello, Giuliano Di Cesare fiati,
Domenico Monaco elettronica)
SABATO 16 SETTEMBRE VALLISA
Calvino Immortale – Onda Pazza
h. 21 Dobrowa CZOCHER (Pol)
h. 22 Le città Invisibili
Giuliano GIULIANI voce, Mattia
Vlad MORLEO pianoforte
SABATO 23 SETTEMBRE
OFFICINA DEGLI ESORDI
h. 21.30 NORDRA (UK)
h.22.30 GINEVRA NERVI (Ita)
VENERDÌ 29 SETTEMBRE
OFFICINA DEGLI ESORDI
La grande festa
h. 21 J. ZUNZ (Mex)
h. 22 Rita BRAGA (Port)
h. 23 FEJKA’ (Ger)
DOMENICA 1 OTTOBRE
OFFICINA DEGLI ESORDI
h. 21 LEPRE (Ita)
h. 22 Eric CHENAUX (Can)
SABATO 7 OTTOBRE
TEATRO KISMET
h. 21 Helen MONEY (Usa)
h. 22 Blaine REININGER (Usa)
VENERDÌ 13 OTTOBRE
TEATRO KISMET
h. 21 Ben SHEMIE (Can)
h. 22 Tim HECKER (Can)
SABATO 14 OTTOBRE
TEATRO KISMET
h. 21 Teatro Satanico
h. 22 Faust
unica data italiana
@
CLUSONE VIA SAN LUCIO LOCALITA’ LA SPESSA
LO SPIRITO DEL PIANETA 2023
HEVIA
GIOVEDI’ 8 GIUGNO
Ingresso
libero
Presente
struttura al coperto che garantirà la realizzazione degli spettacoli anche in
caso di maltempo
Orari
di apertura del centro
Tutti
i giorni feriali: dalle ore 19.00 alle 24.00
Sabati:
dalle ore 12,00
Domenica
e festivi: dalle ore 12.00 alle 24.00
INFOLINE
ASSOCIAZIONE
LO SPIRITO DEL PIANETA
cell : 347 5763417 - info@lospiritodelpianeta.it
- www.lospiritodelpianeta.it
2 EURO PER
ACCESSO AL PARCHEGGIO
DALLA GALIZIA (SPAGNA) HEVIA, ARTISTA CONOSICUTO IN TUTTO IL
MONDO PER AVERE INVENTATO LA CORMAMUSA ELETTRONICA
È famoso per aver inventato, insieme ad altri, la "gaita MIDI", una cornamusa
elettronica con la quale suona abitualmente. A soli 4 anni ha avuto i primi
contatti con la cornamusa, con l'aiuto di Armando Fernández, che gli ha
insegnato lo stile tradizionale. Dal 1986 al 2001 è stato
direttore della banda di cornamuse di Villaviciosa; nel 1992 ha vinto da
solista il primo premio al Festival interceltico di Lorient, in Bretagna.
Nel 1998 ha
pubblicato il primo album Tierra de nadie (uscito
con il titolo No Man's Land in alcuni paesi) che solo in Spagna ha
venduto 1.000.000 di copie, e nel quale si trova il suo pezzo più famoso, Busindre Reel. L'album
verrà ripubblicato nel 1999 in
un'edizione speciale con tre remix aggiuntivi. Nel 2000 è uscito il suo
secondo album, Al otro lado (edito anche come Al
otro llau o The Other Side), mentre il terzo album Étnico ma non troppo è del 2003. Nel 2007 è uscito
l'album Obsessión. Nel 2018 esce il quinto
album Al son del indianu.
Solitamente nel suo gruppo è presente anche sua sorella Maria
José, alle percussioni.
Due suoi brani, "La Línea Trazada" e "El
Garrotin", sono apparsi sul gioco multipiattaforma Vigilante 8:
Second Offence. Nel 2012 ha accompagnato
il duo italiano Sonohra nella canzone Si chiama libertà, pubblicata nell'aprile
dello stesso anno.
GIOVEDI’ 1 GIUGNO
Davide
Van De Sfroos
Ingresso
libero
Presente
struttura al coperto che garantirà la realizzazione degli spettacoli anche in
caso di maltempo
Orari
di apertura del centro
Tutti
i giorni feriali: dalle ore 19.00 alle 24.00
Sabati:
dalle ore 12,00
Domenica
e festivi: dalle ore 12.00 alle 24.00
INFOLINE
ASSOCIAZIONE
LO SPIRITO DEL PIANETA
cell : 347 5763417 - info@lospiritodelpianeta.it
- www.lospiritodelpianeta.it
2 EURO PER
ACCESSO AL PARCHEGGIO
Dopo
la pubblicazione in doppio vinile e
digitale di alcuni brani tratti dalla scorsa tournèe e forte
del successo dei
tre tour del 2022, DAVIDE
VAN DE SFROOS torna
in concerto con “Live
Estate 2023”, una serie di appuntamenti che lo porteranno in
giro per l’Italia e la Svizzera.
Una scaletta ancora nuova e ripensata per
questo tour,
prodotto e organizzato da MyNina,
dove, oltre ai successi
della sua carriera e ad alcuni brani del disco “Maader Folk”, si
aggiungono canzoni
che mancavano da parecchio tempo nel repertorio live del cantautore.
Continua
così il viaggio dell’artista
comasco per abbracciare
ancora il suo pubblico, per camminare tra strade e persone che
collegano un passato fatto
di memorie, nostalgie, storie, valori ed esperienze a cui continuare ad
attingere e a rendere omaggio, il presente come
spazio e momento di equilibrio, di presa di fiato e di coscienza e come terreno
di speranza e un futuro che
non si può prevedere né manovrare ma che tiene sicuramente lo sguardo e le
intenzioni a tempi lontani.
«Sono qui nell’erba
alta, perché è già alta, i fiori sono sbocciati e ancora una volta si prova
quella strana sensazione che ha qualcosa di magico e fuori dal tempo, ovvero,
il dover tornare su un palco e anche lì fare sbocciare qualcosa per tutta
l’estate. – sussurra Davide attorniato dal cinguettio degli uccellini. E allora ecco la
scelta di canzoni vecchie e nuove, ecco l’esaltazione quasi infantile del
ritornare ad imbracciare lo strumento, di stare di fronte alle persone. Così
come in una liturgia stagionale, portare in giro musica. Le farfalle
volano, i fiori profumano e noi, cos’altro possiamo fare se non mandare in giro
i nostri suoni di fronte a tutti coloro che hanno voglia di ascoltare?»
Sul
palco insieme a DAVIDE VAN DE SFROOS i musicisti Angapiemage Galiano Persico
(violino, mandolino, tamburello, cori), Daniele Caldarini (tastiere,
chitarra acustica), Paolo
Cazzaniga (chitarra elettrica e acustica, cori), Silvio Centamore (batteria,
percussioni), Andrea
Cusmano (trombone, plettri, chitarra, flauti dritti,
fisarmonica, tastiere, cori) e Matteo Luraghi (basso).